Bonus fiscali 2023 per ristrutturare casa

Quali bonus fiscali ci sono ancora dopo le ultime riforme

Devo ristrutturare casa, di quali bonus fiscali posso usufruire?

Devo arredare casa, ho qualche agevolazione?

La cessione del credito e lo sconto in fattura sono stati cancellati?

Se vuoi sapere se puoi ancora usufruire delle agevolazioni fiscali in caso di ristrutturazione questo articolo può esserti utile perché parlerò di

  • Bonus casa
  • Bonus arredo
  • Ecobonus

che, seppur con la detrazione in 10 anni, rimangono sempre una buona opportunità! 

Non parlerò del Superbonus in quanto dopo le ultime modifiche va pressoché a scomparire, o per lo meno, ne potrà usufruire soltanto chi possiede già tutta la somma dell’importo dei lavori. Non si potrà più far conto sulla cessione del credito e lo sconto in fattura.

Le agevolazioni fiscali rappresentano sempre più un fattore determinante per riuscire a realizzare efficacemente la ristrutturazione desiderata recuperando buona parte delle spese sostenute.

Tuttavia questi benefici fiscali richiedono un’attenzione particolare e rimanere aggiornati su tutte le nuove misure è difficile, ma imprescindibile se stai pensando di ristrutturare casa o di acquistare casa da ristrutturare. Se non ti attieni alla normativa, rischi di perdere i benefici fiscali o di incorrere in procedure errate che possono pregiudicare il godere delle agevolazioni. 

Proprio per questo abbiamo pensato al servizio Consulenza Bonus Fiscali con il quale io e Americo, dal vivo o in video call, ti consiglieremo la soluzione a livello di bonus fiscali più adatta alle tue esigenze e agli interventi che dovrai realizzare. 

Prima di iniziare due premesse

  1. La legge di conversione del dl 11/2023 (Decreto Blocca Cessioni) ha spazzato via la cessione del credito e lo sconto in fattura per chi inizia i lavori di ristrutturazione dopo il 17 Febbraio 2023. Per cui dal 17 Febbraio 2023 le spese per gli interventi che ti spiegherò a breve, potranno essere agevolate solo come detrazione in dichiarazione dei redditi.

Se non sei abituato a questi termini, per “detrazione fiscale” si intende lo sconto sulle tasse spalmato su più anni. In pratica quando farai i lavori, una parte della somma che hai pagato alle imprese, agli artigiani, fornitori e/o tecnici potrai scontarla dalle tue tasse in più anni (come vedremo tra 5 e 10) con rate di pari importo.

  1. Cosa importantissima: per godere delle agevolazioni fiscali occorre che la casa, l’immobile, l’appartamento sia senza abusi e/o difformità. Se il tuo immobile ha abusi o difformità non puoi può accedere alle detrazioni fiscali.

È quindi importante verificare l’assenza di abusi prima di iniziare qualsiasi intervento di ristrutturazione se stai pensando di poter godere di queste agevolazioni. In questo articolo ho parlato proprio di questo argomento ovvero della conformità urbanistica e conformità catastale.

Se stai per comprare un immobile e vuoi capire se vi sono abusi perché devi ristrutturarlo è importante fare questi controlli. Noi di Home Design possiamo aiutarti con il servizio Acquista e ristruttura casa senza sorprese

I BONUS utili se devi ristrutturare casa

Ecco i bonus di cui puoi usufruire in caso di ristrutturazione:

▶ Bonus casa 50% (Bonus Ristrutturazioni Edilizie)

▶ Bonus arredo (sempre del 50%)

▶ Ecobonus (variabile tra 50% e 65%, per l’efficientamento energetico)

tutti e tre sono in vigore fino al 31 dicembre 2024 a meno che entro questa data intervengano altre modifiche.

Bonus casa 50% oppure chiamato Bonus ristrutturazioni edilizie

Il Bonus casa prevede la possibilità di usufruire di un 50% di detrazione fino a un massimo di spesa di 96.000 euro per immobili ad uso abitativo, sia per singole abitazioni, sia per condomini, da suddividere in dieci rate annuali di pari importo.

La detrazione può essere richiesta per lavori di manutenzione ordinaria (solo per le parti comuni del condominio), di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione edilizia, come ad esempio la demolizione e ricostruzione.

Spetta a tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef): il proprietario, il nudo proprietario, l’usufruttuario ovvero chi possiede o detiene l’immobile, sulla base di un titolo idoneo. E solo le persone fisiche (non le società o assimilabili).

Hanno inoltre diritto alla detrazione, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture, il familiare convivente del possessore, il coniuge separato, il componente dell’unione civile e il convivente more uxorio.

Vediamo quali lavori rientrano in questo bonus, ovvero quali lavori si possono detrarre al 50%, per le singole unità immobiliari.

Gli interventi di manutenzione straordinaria, come ad esempio la demolizione o realizzazione di pareti interne, lo spostamento o allargamento di porte, etc.

Gli interventi di restauro e risanamento conservativo, ossia quelle opere finalizzate a conservare l’immobile ma allo stesso tempo ad eliminare o prevenire il degrado dello stesso.

Gli interventi di ristrutturazione edilizia, come ad esempio la demolizione e la ricostruzione di un edificio.

Gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, come ad esempio ascensori, e alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi.

Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, come l’installazione di grate sulle finestre, di porte blindate o impianti di allarme.

Gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico.

Gli interventi per il risparmio energetico che prevedono l’installazione di impianti che usano fonti rinnovabili di energia, come l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.

Interventi volti all’adozione di misure antisismiche.

Gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico.

I lavori di manutenzione ordinaria non danno diritto al Bonus casa. È esclusa quindi la possibilità di beneficiare del bonus 50% e, di conseguenza, della detrazione, per l’acquisto dei mobili in caso ad esempio di tinteggiatura di pareti e soffitti e sostituzione di pavimenti e rivestimenti.

Per usufruire di queste agevolazioni è necessario conservare questi documenti

  • Comunicazione all’azienda sanitaria locale, qualora via sia l’obbligo ai sensi della normativa di sicurezza nei cantiere D.Lgs 81/2008. Ad esempio quando in cantiere vi è più di una impresa.
  • Pratica edilizia che ha autorizzato l’intervento, ad esempio CILA o SCIA.
  • Comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine, solo per alcuni interventi, come per la sostituzione degli infissi o l’acquisto di elettrodomestici di classe energetica minima A+.
  • Fatturazione di tutte le spese che devono essere portate in detrazione.
  • Ricevute dei bonifici effettuati per pagare i lavori.

Bonus arredo (sempre del 50%)

Anche nel 2023 resta accessibile il bonus per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici che consiste in una detrazione pari al 50% della spesa sostenuta fino a un massimo di 8.000 euro.

Ma attenzione, il Bonus arredo è un’agevolazione strettamente legata alla fruizione del Bonus casa 50%. 

Quindi, si possono detrarre solo le spese sostenute per gli arredi acquistati in immobili sottoposti a interventi di recupero edilizio che rientrano nel Bonus casa.

I soggetti destinatari sono gli stessi visti sopra ovvero: i proprietari, il nudo proprietario, l’usufruttuario ovvero chi possiede o detiene l’immobile, sulla base di un titolo idoneo; e solo le persone fisiche (non le società o assimilabili), il familiare convivente del possessore, il coniuge separato, il componente dell’unione civile e il convivente more uxorio.

Ecco gli acquisti che si possono detrarre.

Mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.

Grandi elettrodomestici di classe energetica almeno A+ o A per i forni, frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, elettrodomestici utilizzati per riscaldare stanze, apparecchiature per la ventilazione, l’estrazione d’aria e il condizionamento.

I mobili e i grandi elettrodomestici devono essere nuovi e possono essere agevolati anche trasporto e montaggio.

Non sono presenti i televisori.

L’importo massimo agevolabile è quindi pari al 50% calcolato su una spesa complessiva di 8.000 € per gli acquisti effettuati nel 2023. Questa somma scenderà a 4.000 € per gli acquisti effettuati nel 2024. Questa somma verrà divisa in 10 rate annuali di pari importo.

È necessario effettuare il pagamento delle somme tramite bonifico o carta di debito o credito. Non è necessario il cosiddetto bonifico “parlante”, ossia quello specifico per usufruire del Bonus Casa, ma è sufficiente un bonifico ordinario.

Ecobonus, variabile tra 50% e un massimo di 65%, per l’efficientamento energetico

L’Ecobonus, è una detrazione fiscale dedicata esclusivamente alla detrazione per gli interventi di risparmio energetico.

L’Ecobonus però è una detrazione a parte, diversa dal bonus casa, dove è possibile detrarre opere di efficientamento energetico.

Possono usufruire di questo bonus sia le persone fisiche che le imprese, e vale per qualsiasi immobile purché esistente e purché vi sia già un impianto di riscaldamento preesistente. Non necessariamente deve, quindi, essere un’immobile a destinazione abitativa.

La detrazione fiscale prevista per gli interventi di riqualificazione energetica è del 65% nella maggior parte dei casi, ma per alcune opere vi è stata una riduzione al 50%. Ad esempio, per l’acquisto e posa in opera degli infissi e delle schermature solari o per la sostituzione della caldaia con una a condensazione con efficienza almeno di classe A.

Per i condomini ci sono, invece, le agevolazioni hanno aliquote maggiori, in base all’indice di prestazione energetica raggiunto.

Per l’Ecobonus, non si parla di limite di spesa, ma di detrazione massima che varia in base agli interventi. Per capire quanto si può spendere al massimo per quel determinato lavoro, bisogna, dividere la detrazione massima per la percentuale di detrazione. Ad esempio, se la detrazione massima è di 30.000 € con detrazione del 65%, la spesa massima sarà pari a 30.000/65% = 46.153 €.

Ecco alcuni degli interventi, che non approfondiremo per ragioni di brevità, con le relative detrazioni massime.

Interventi di riqualificazione energetica su interi edifici esistenti, intesi come quell’insieme di opere che hanno l’obiettivo di ridurre il fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale dell’intero edificio e non delle singole unità immobiliari che lo costituiscono. Per questi interventi la percentuale di detrazione è del 65%. Detrazione massima 100.000 €.

Interventi sull’involucro degli edifici esistenti, anche su parti di essi o singole unità, per la riduzione della trasmittanza termica. La trasmittanza termica misura quanto disperdono gli elementi edilizi. Più basso è il suo valore, maggiore è l’isolamento termico. Con questo intervento si agisce sulle pareti esterne, coperture, pavimenti, infissi etc. che dividono casa tua (volume riscaldato) dall’esterno o da zone non riscaldate. Per questi interventi la percentuale di detrazione è del 65% su strutture opache verticali e orizzontali, e del 50% per gli infissi e le schermature solari. Detrazione massima 60.000 €.

Interventi di installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda con una percentuale di detrazione del 65%. Detrazione massima 60.000 €.

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, intesa come interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati a:

  • caldaie a condensazione di classe pari o superiore alla A, compresa l’installazione di valvole termostatiche e termostato evoluto
  • pompe di calore; anche la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.

La percentuale di detrazione è del 65% ma per gli interventi di installazione di caldaia a condensazione avente efficienza pari o maggiore di A, la percentuale di detrazione è del 50%, qualora con siano previsti sistemi di termoregolazione evoluti. Detrazione massima 30.000 €

Acquisto e posa in opera di schermature solari. La percentuale di detrazione è del 50%. Detrazione massima 60.000 €.

Acquisto e posa in opera di micro-generatori La percentuale di detrazione è del 65%. Detrazione massima 100.000 €.

Come per il Bonus Casa 50%, anche per l’Ecobonus, l’importo detraibile viene suddiviso in 10 rate annuali di pari importo.

Per usufruire di questa agevolazione fiscale, è necessario, oltre alla comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine lavori con allegato l’APE (Attestato di Prestazione Energetica), che un tecnico abilitato rediga l’asseverazione sulla congruità dei prezzi. Ossia il tecnico dovrà predisporre un computo metrico e asseverare che il costo massimo per tipologia di intervento sia inferiore o uguale, o agli importi riportati sui prezziari regionali e ufficiali, o ai prezzi indicati nell’Allegato I (art. 13.2 all. A del Decreto Requisiti 06/08/2020) “Massimali specifici di costo per gli interventi sottoposti a dichiarazione del fornitore o dell’installatore ai sensi dell’Allegato A”.

Per alcuni interventi di Ecobonus, come ad esempio la sostituzione degli infissi, la congruità dei prezzi potrebbe essere sostituita dalla dichiarazione del fornitore/installatore del rispetto dei prezzi indicati sempre nell’Allegato I.

Vorrei precisare che l’asseverazione sulla congruità dei prezzi per gli interventi di Ecobonus, è necessaria anche in caso di detrazione dell’importo detraibile (non solo per la cessione del credito o lo sconto in fattura, non più previsti per gli interventi iniziati successivamente al 17 febbraio scorso). Non è obbligatoria, invece, per le opere rientranti nel Bonus Casa 50% in caso di detrazione.

Infine, è importante ricordare che l’Ecobonus non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi. Ad esempio, per la sostituzione degli infissi, che può rientrare in entrambi i benefici fiscali, si potrà usufruire o del Bonus Casa o dell’Ecobonus.

Le normative cambiano continuamente, per questo motivo ci impegniamo a mantenere questo articolo costantemente aggiornato con tutte le informazioni più recenti.

Ti abbiamo fornito una panoramica sulle principali detrazioni fiscali che puoi sfruttare per la tua ristrutturazione. E selezionato quelle che riteniamo più utili per chi ristruttura una casa.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile! Se ti è piaciuto o pensi che possa essere altrettanto utile per qualcuno che conosci, condividilo! Ci fa piacere!

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